lunedì 30 agosto 2010

Collage di Vita e Arte




Collage di Vita e Arte
Laboratorio di Fototerapia
di Ayres Marques
Accademia di Belle Arti di Brera
05 - 06 Ottobre 2010

La vita e l’arte: due facce che si cercano per diventare una sola medaglia.
Trasformare la propria vita in un’opera d’arte o rendere un’opera d’arte qualcosa di vivente è l’ideale che ispira e che conferisce un senso più ampio all’esistenza di tanti esseri umani.
Non soltanto gli artisti, ma tutte le persone che avvertono il bisogno di vivere pienamente, cercano di fare spazio alla creatività, all’immaginazione, al sogno e all’impossibile, per andare oltre le proprie contingenze storiche, sociali e individuali.
La tensione interna ai binomi vita e arte, il sé e l’altro, realtà e rappresentazione, vissuto e narrazione, forniscono l’energia motrice del laboratorio di Fototerapia Collage di Vita e Arte che Ayres Marques conduce all’Accademia di Belle Arti di Brera, su invito della Professoressa Nicoletta Braga.
La materia prima del workshop è composta dalle immagini autobiografiche fornite dagli allievi dei corsi della Professoressa Braga.
Il laboratorio è preceduto da un lavoro on line durante il quale i partecipanti si presentano e condividono immagini e racconti autobiografici, che non raffigurano necessariamente loro stessi ma che possono essere composti da materiale di repertorio, come copertine di riviste, notizie di giornale, riproduzioni di opere d’arte e altri elementi che siano significativi per la biografia di ognuno.
L’incontro inizia con una riflessione sulla fotografia e sull’agire fotografico, sotto forma di racconto illustrato, in chiave autobiografica, del percorso di ricerca di Ayres Marques sulla Fototerapia.
Dopodiché guardiamo insieme le immagini che ogni partecipante ha portato con sé.
In seguito iniziamo la produzione del collage individuale. Momento di introspezione alleggerita dal fatto che si lavora da soli ma all'interno di un gruppo che condivide forbici, colla, battute, ecc. La base materiale del collage individuale può essere un foglio di carta di un formato intermedio tra l'A4 e l'A3. Rimane però la libertà di ognuno di scegliere un altro formato, più grande o più piccolo a seconda della quantità di immagini che ognuno ha portato. Questo foglio può essere bianco o contenere già un'immagine di fondo.
Una volta finito il collage si fa la ripresa in video dell'autore che racconta, spiega, interpreta o che riflette sulla propria opera, separatamente, senza che gli altri lo sentano.
Finita la riflessione sul proprio lavoro, il partecipante prende un collage altrui per preparare un racconto, una biografia immaginaria, una riflessione fantastica, ecc.
Nel secondo giorno ogni persona espone il racconto fantastico ispirato al collage altrui. Il racconto fantastico viene allora affiancato alla proiezione in video della riflessione dell'autore del collage.
A questo punto si inizia la costruzione del collage visuale-narrativo corale su un foglio grande, durante la quale ogni partecipante aggiunge un’immagine insieme ad un pezzo di racconto fino alla fine del collage e alla conclusione della storia.
L'ultimo momento è dedicato alla testimonianza di ogni partecipante su ciò che ha provato durante il laboratorio.
Credo che il lavoro preliminare online di presentazione della proposta e dei partecipanti sia molto importante, visto che il processo di scelta del materiale autobiografico, di condivisione dei dubbi, delle "paure", trasformi il laboratorio in un’esperienza più di vissuti che di attività meramente formale e informativa.